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THE FIRST LOCKDOWN OF OUR LIFE

Durante il primo lockdown causato dalla pandemia di covid19 ho deciso di fotografare la mia famiglia per avere un ricordo di quel momento, uno sguardo su quello che ci stava succedendo in un periodo estenuante e complicato per tutti, ma che in qualche maniera ci ha donato del tempo per stare insieme alle nostre famiglie, ai nostri figli.

Anche se oggi mi sento stanco di questa situazione che non è piu "stare insieme" ma non potere piu muoversi, devo dire che riguardando gli scatti mi accorgo di quello che il covid mi ha donato in quel momento, portandosi via il resto.

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Vi aspetto ogni martedì e giovedì per scoprire il primo lockdown della nostra vita.

1.1 VIETATO

Eppure ho un quadro in salotto che tutti i giorni mi ricorda quante cose assurde sono state, o potrebbero essere vietate, ma questa volta la situazione è seria!

VIETATO USCIRE DI CASA, siamo in lockdown, e a ricordarmelo ci pensa la jeep della protezione civile che almeno due o tre volte al giorno passa urlando di non uscire, sparata da due vecchi megafoni la voce fuoriesce gracchiante e sincopata e tu non capisci  le parole, ma lo sai cosa dice.

Dice che NON PUOI USCIRE!

La situazione è surreale per noi adulti, non vi dico quando la devi spiegare ad un bambino.

Comunque sono tranquillo, ho messo le ciabatte e ho fatto la spesa, si la SPESA, ma della spesa ne parliamo un altra volta.

Ci si vede giovedì..

1.2 DIVANO

E già, il divano. L' atteso momento del "DIVANO" dopo aver finito di lavorare e messo i bimbi a letto, prima era un piacere, ora è una costante, una presenza assidua per le 3000 volte che gli passi davanti durante la giornata. Tanto da essere stufi di sedersi sul divano perché ormai sul divano ci si riposa, si dorme, si gioca,  si lavora , si fanno i capricci, si guarda la TV, si mangia quando è "serata cinema", si fa TUTTO SUL DIVANO durante il LOCKDOWN...basta! Mi sembra il caso di uscire...si, uscire.
Il mio divano comunque ha accusato il lockdown con due bambini, più di me.

Ci si vede martedi....

1.3 FUORI

Si si lo so,  non si fa! Ho saltato ben due settimane di post, quindi per farmi perdonare oggi un sacco di foto. 
Oggi vi porto FUORI,  si, fuori durante il LOCKDOWN.
Ma non fuori fuori solo io e voi per andare a fare la spesa, perché durante il primo lockdown questo era quello che si poteva fare : SOLO UN MEMBRO DELLA FAMIGLIA PUO' USCIRE PER FARE LA SPESA.

Noo, oggi vi porto nel fuori di tutti i giorni, perché noi siamo tra quelli fortunati, quelli che durante l' autoreclusione un giardinetto per fare sfogare i bambini l' hanno avuto.

Peccato che dopo un po' per i bambini diventi solo un altra stanza, una stanza all' aperto, ma comunque solo un altra stanza e allora tu ti devi inventare e costruire giochi, lavoretti, percorsi e storie, dagli indiani ai saltimbanchi per farli distrarre e SORRIDERE, e approfittarne anche per una birretta.
Però si vede che gli mancano gli amici, la scuola, la normalità a cui erano abituati.

E solo loro, i bambini e i ragazzi, sanno quanto sia pesante questa situazione che stanno vivendo, non di sicuro gli adulti che giudicano facendo paragoni stupidi ed estemporanei seduti sulla loro poltrona di saccenza e presunzione.

Io non so cosa e come abbia vissuto mio nonno in guerra ma sicuramente nemmeno mio nonno saprebbe cosa significa per i miei figli essere privati della loro NORMALITA'.
Quanto mancano i nonni.

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